Scheda tecnica: Mirabililis Terribilis

Mirabilis Terribilis​

Meraviglioso Terribile

Classe: mutante
Ordine: cacciatore
Tipo: Ĕrisma fictorum del panico
Numero campioni: 5

Descrizione: il Mirabilis Terribilis è il più temuto tra gli Ĕrisma fictorum rinvenuti fino ad oggi. Appare nei sogni e si caratterizza per la sua metamorfosi repentina durante la fase di attacco. L’ipotesi più accreditata è che sia una diretta emanazione di Scilla, il mostro marino dalle teste di cane, che divorò l’intera ciurma di Ulisse.

Quando è dormiente il Mirabilis Terribilis (fig.1) appare piuttosto innocuo ma il manto, color azzurro con venature arancioni, è una vera e propria trappola per la mente ospite che, attratta dai colori vivaci, è spinta ad avvicinarsi per sfiorarlo. Il tocco desta l’essere che in pochi secondi si libera dalle corde e sboccia come un fiore (fig.2). La sua apertura è imponente e molto suggestiva per la mente: con gli arti spalancati, il Mirabilis Terribilis, inizia una danza ondeggiante, sinuosa fatta di movimenti peculiari noti come “veroniche“ (fig.3). Tali movimenti sono ipnotici per la mente che resta imbrigliata nella tela perdendo ogni orientamento. 

fig. 1

fig. 2

Il giardino dei mostri marini

fig. 3

fig. 5

Quando la mente è immobilizzata, la danza di trasforma in rotazione compulsiva degli arti, quindi in una vortice capace di far convogliare ogni seme di logica verso le sue fauci dai denti aguzzi (fig.4). I semi ingeriti vengono macinati, sciolti e trasformati in ossessioni distruttive. La mente, a questo punto, è in totale balia dei liquidi emotivi.

In un ambiente saturo di ossessioni, gli incubi diventano palpabili e il Mirabilis Terribilis può riprodursi febbrilmente attaccando anche gli altri Ĕrisma Fictorum da cui risucchia la linfa vitale e colonizza la parete epiteliale (fig.5).

Colleziona
gli Erisma Fictorum!

Pubblicato da

AMDM

Fotografa documentarista, docente e divulgatrice di fotografia per i istituzioni pubbliche e private. La mia ricerca fotografica è finalizzata all'esplorazione delle "possibilità ottiche" del presente.

Leave a comment