Questa non è una sedia

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Questa non è una sedia

Anna Maria De Marzo e Gianni Cataldo

Questa non è una sedia

“Questa non è una sedia” è una riflessione sullo stato della prostituzione in Italia*. 

Il progetto si sviluppa nell’area del sud-est barese lungo periferie, tangenziali e complanari della S.S.16 e S.S.100. In queste zone di passaggio si collocano i luoghi della prostituzione in cui si snodano le vite delle lavoratrici del sesso e della loro clientela. 

Il paesaggio, al confine tra abbandono e rifiuti, lascia emergere indizi di una intensa attività e tracce di un linguaggio non scritto che regolamenta il rapporto con clientela: foulard, drappi rossi, bottiglie d’acqua, sedie ribaltate o accostate, infatti, costituiscono la grammatica di un codice strutturato estraneo ai non appartenenti al circuito. 

Al confine tra rifiuti e indifferenza questi sono i luoghi della prostituzione che, lungi dall’essere zone di nessuno, sono concrete espressioni di una realtà sociale.

*L’attuale legislazione risale alla legge Merlin del 1958 che proibisce lo sfruttamento alla prostituzione ma, allo stesso tempo, la tollera. Il vuoto legislativo va di pari passo con quello culturale: se la morale condanna, il suo esercizio è una pratica reale.

Autori: De Marzo Anna Maria – Cataldo Giovanni
Anno: 2018 – ongoing
Realizzato con 120 mm – Kodak color film 
Stampato su CANSON® INFINITY BARYTA PRESTIGE II 340GSM – BARYTA

Il progetto ha vinto la tappa di Taranto di “Portfolio Italia” e entra nella rosa dei 20 finalisti al premio “Portfolio Italia di FIAF”

Il progetto ha vinto la tappa di Taranto di “Portfolio Italia” e entra nella rosa dei 20 finalisti al premio “Portfolio Italia di FIAF”